mercoledì 8 aprile 2020

TESTO NARRATIVO

STEP #06 


Il concetto di fortuna è molto ricorrente nei testi letterari, come precedentemente citato nel post 3 è presente in concezioni differenti anche negli scritti di grandi scrittori come Macchiavelli e Boccaccio.
Per questo post ho ricercato il termine in opere a noi contemporanee.


Ho scelto in particolare questi libri in quanto li ritengo i capolavori dei rispettivi autori.




Il romanzo narra la storia di uomo Mattia Pascal, il quale cambia nome e vita due volte nel corso dell’intero libro.
All’interno del romanzo il concetto di fortuna assume un ruolo fondamentale. Essa è sia intesa come una forza positiva ma anche con il termine latino fortunae (destino) con il quale si intende sia una forza positiva sia negativa.
Mattia Pascal vuole fuggire dalla sua vita infelice e ricca di drammi famigliari, vuole partire per l’America ma durante il tragitto decise di andare a tentare la fortuna giocando alla roulettes. Vince un'ingente quantità di denaro e riesce a fermarsi in tempo dopo aver appreso la triste notizia del suicidio di un giocatore. Decide allora di tornare alla sua vecchia vita e di riscattare i suoi averi ma durante il tragitto del ritorno legge un annuncio del giornale in cui viene dichiarato il suicidio di Mattia Pascal. Questa serie fortuita di casi fa propendere Mattia Pascal per iniziare una nuova vita sotto il nome di Adriano Meis. Questa vita sarà solo fittizia ed una serie di avvenimenti lo faranno ritornare Mattia Pascal. Infatti, egli non potrà denunciare un furto in quanto non possiede documenti e neanche sposare la donna amata in quanto non è registrato all’anagrafe. Essendosi privato della sua identità decise di inscenare la sua morte e ritornare ad essere Mattia Pascal. Essendo passati due anni, non ritroverà più la vita che aveva lasciato, quindi trascorrerà la sua vita in solitudine lavorando nella biblioteca.
Si evince che nonostante la vita di Mattia Pascal sia stata caratterizzata da una serie fortuita di casi che l’hanno portato ad avere una vita migliore attraverso il suo alter ego Adriano Meis la forza governante è il destino (fortunae) che lo riporterà al “fu Mattia Pascal”.



Come la fortuna possa rivelarsi in realtà sfortuna



Dieci piccoli indiani è un romanzo giallo a cura di Agatha Christie, scritto nel 1939 e tradotto successivamente in Italiano a partire dal 1946.

In questo libro il concetto di fortuna non viene trattato bensì è intrinseco alle vicende del racconto. Infatti, da un’attenta lettura si può notare come le vicende all’interno del manoscritto siano regolate da forze sovrannaturali.
Dieci persone, vengono anonimamente invitate a trascorrere un soggiorno a Nigger Island. Essi subito dopo aver ricevuto l’invito, nonostante i dubbi iniziali, decidono di partire per la vacanza offerta dal signor Owen.
Essendo estranei e non trovando peculiarità che li accumunasse si considerano fortunati per aver ricevuto l’invito e per la maestosità della villa offerta in cui soggiorneranno, ignari di tutto quello che successivamente sarebbe accaduto.
Infatti, essi non sanno che ciò che li accomuna è un passato oscuro al quale sono riusciti a scappare senza pagare per le loro colpe. E dopo i primi attimi di felicità il soggiorno si trasformerà in un incubo e la morte prenderà il sopravvento nella villa.
Il sentimento iniziale permuterà ed essi si riterranno sfortunati per aver ricevuto questo invito e per averlo accettato.
La forza governante in questo romanzo si rivelerà essere la giustizia, ma un ruolo molto importante lo giocano anche la fortuna e la sfortuna. 

Nessun commento:

Posta un commento

CONCLUSIONE BLOG

Arrivati alla fine di questo viaggio all'interno della fortuna non resta che augurarci buona fortuna per l'esame!