venerdì 3 aprile 2020

LE SETTE DIVINITÀ DELLA FORTUNA






In Giappone le sette divinità della fortuna sono molto importanti e vengo venerate per ricevere aiuto nella vita quotidiana e per ottenere benefici.
Secondo una delle tradizioni più importanti legate a questo culto, durante i primi giorni del nuovo anno le sette divinità si trasformano in marinai e discendono dal paradiso a bordo della nave del tesoro 宝船 (takarabune), dotata di poteri magici, per approdare nei porti del mondo terreno e portare agli uomini tesori e buona sorte.
Le divinità sono note con il nome shichifukujin (七福神):
七(nana) significa sette
福(fuku) significa buona fortuna
神(kami) significa Dio
福神 (fukujin)viene generalmente tradotto come dei della fortuna.

L’espressione fuku in cinese e in giapponese denota la nozione di lunga vita, salute, benessere, amore della virtù e morte dopo una veneranda età, desideri che vengono denominati i “cinque fuku” o “cinque felicità”.
Questo gruppo di dei è frutto di un lento processo di assimilazione in quanto inizialmente queste divinità venivano venerate singolarmente, inoltre appartengono a paesi e religioni diverse.
La ragione per cui queste divinità sono state riunite in un gruppo non è chiara, si presuppone che l’insieme delle sette divinità sia legato all’importanza che il numero sette assume nella tradizione giapponese. Esse fecero l
a loro prima apparizione unificata nel XV secolo.



Le divinità sono:




Daikokuten 大黒天, è originario dell’India e appartenente alla religione induista. È il Dio dell'abbondanza e della ricchezza più concretamente è il Dio che si occupa di portare il cibo alle famiglie.
È rappresentato con l'immagine di un uomo sorridente e robusto, che indossa un copricapo nero piatto. È ritratto seduto o in piedi in prossimità di due balle di riso, con in una mano un martello di legno, portatore di ricchezze, e nell'altra un grosso sacco di grano. Spesso insieme a lui è dipinto un topo. Il riso simboleggia l'abbondanza e la fertilità, ed il topo richiama il compito di difendere le scorte di grano della popolazione.




Bishamonten 毘沙門天 anch’esso originario dell’India e appartenente alla religione induista. È il Dio della guerra e dei guerrieri e possiede il dono di guarire i feriti.
Il Dio generalmente viene rappresentato con un armatura e una spada nella mano destra.



Benzaiten 弁才天 o 弁財天 unica donna tra le sette divinità ed anche lei proviene dall’India e appartenente alla religione induista. È la Dea della bellezza, della musica e di tutto ciò che scorre per questo in generale è definita la Dea dell’eloquenza protettrice degli artisti e della musica.
La dea è rappresentata da una figura di donna molto bella, mentre suona un biwa con vicino uno o più serpenti bianchi. Secondo la leggenda, infatti, Benzaiten si può trasformare in serpente. 


Ebisu 恵比寿 unica divinità originaria del Giappone appartenente alla religione shintoista. È il Dio della fortuna dei pescatori e più in generale del cibo quotidiano. 
Ebisu è raffigurato nelle sembianze di un pescatore barbuto e grassoccio.Indossa abiti formali o vestiti da pescatore, regge nella mano destra una canna da pesca e nella sinistra una grossa orata  di colore rosso, simbolo di fortuna.







Fukurokuju 福禄寿 proviene dalla Cina e concernente la religione taoista. È il Dio della buona sorte e della lunga vita.
La sua iconografia lo rappresenta come un uomo anziano che tiene in mano una lunga canna usata per sostenersi. Spesso è ritratto in compagnia di una gru o di una tartaruga. Il ventaglio che porta con sé simboleggia il suo potere di scacciare la sfortuna, mentre il libro (makimona) ricorda la sua infinita saggezza. La testa eccessivamente allungata simboleggia i numerosi anni di studio a cui si è sottoposto in vita.







Jurōjin 寿老人 anch’esso originario della Cina e appartenente alla religione taoista. È il Dio della conoscenza e della longevità.
È generalmente raffigurato come un anziano signore dalla barba bianca che indossa un cappello e cammina aiutandosi con un bastone. Gli animali che lo accompagnano sono di solito cervi, tartarughe o gru, simboli di lunga vita nella cultura cinese e giapponese.










Hotei 布袋 anch’esso proveniente dalla Cina ed appartenente alla religione taoista. È il Dio della felicità e protettore dei bambini.Rappresentato come un uomo grassottello e ridente è ritratto con un sacco in spalla contenente regali che distribuisce ai bambini che lo circondano.Secondo altre interpretazioni, il suo sacco è pieno di vestiti e oggetti di uso quotidiano che egli distribuisce ai poveri e ai bisognosi






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CONCLUSIONE BLOG

Arrivati alla fine di questo viaggio all'interno della fortuna non resta che augurarci buona fortuna per l'esame!