STEP #19
Il concetto di utopia venne introdotta per la prima volta dall'umanista, scrittore, politico inglese Thomas More. Tale termine venne utilizzato come titolo della sua opera più importante. In Utopia, vengono descritte le usanze, le abitudini e i costumi della società ideale dell'isola di Utopia, un vero e proprio "non luogo", ovvero una società perfetta ma impossibile da realizzare. Il termine utopia utilizzato da Thomas More è un gioco di parole derivante da termini greci: ou-topos (cioè non-luogo) ed eu-topos (luogo felice). Il significato letterale di utopia è quindi un "luogo felice inesistente".
Isola di Utopia |
Sulla base di quest'opera come potrebbe essere immaginato un luogo utopico incentrato sulla fortuna?
Un modello utopico potrebbe essere individuato in un mondo in cui il calcolo probabilistico lasci lo spazio ad una vera e propria scienza in grado di prevedere l'esito e il risultato di eventi futuri.
Sicuramente è un'utopia, in quanto, è impossibile prevedere con certezza ciò che accadrà, ci sono troppe variabili di cui bisognerebbe tener conto. Con i progressi matematici avvenuti fino ad oggi siamo in grado di determinare quale evento ha più probabilità di realizzarsi, ma non riusciremmo ad affermare con certezza il vero e proprio esito.
In questo universo parallelo il calcolo della probabilità è sostituito dal calcolo certo del futuro, esso è denominato "adynato". Qui la fortuna regna imperturbata, infatti, le persone sapendo calcolare l'esito delle proprie scelte, si sceglieranno quelli che gli arrecheranno più felicità. La casualità lascerà il posto ad un determinismo assoluto e la fortuna non potrà più essere distributrice di eventi positivi e negativi ma solo di eventi favorevoli, scelti per l'appunto dal popolo.
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